Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla http://bit.ly/29AVl60 ) il consiglio comunale ha approvato il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS).
Dopo il voto alle osservazioni/controdeduzioni è stata votata la delibera nel suo complesso con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, gruppo Misto e Ravenna in Comune), 1 astenuto (La Pigna), 3 voti contrari (Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna).
E’ stato altresì approvato all’unanimità l’emendamento (documento allegato) presentato dai consiglieri Marco Maiolini ed Emanuele Panizza del gruppo Misto.
E’ stato invece respinto l’ordine del giorno (documento allegato) presentato dai consiglieri Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Alberto Ancarani (Forza Italia) e Samantha Gardin (Lega nord) con 17 voti contrari (gruppi di maggioranza) e 6 voti favorevoli (Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, gruppo Misto, Ravenna in Comune).
La delibera è stata illustrata dall’ assessore alla Mobilità Roberto Fagnani, che ha evidenziato con orgoglio come Ravenna sia una delle prime città in Italia, dopo Milano, ad aver predisposto e approvato il Pano urbano della mobilità sostenibile, un documento strategico, da tradurre gradualmente in azioni, con valenza decennale e quindi proiettato nel futuro, per realizzare una città all’avanguardia dal punto di vista della mobilità. Esso è il frutto di una condivisione molto intensa e partecipata che ha coinvolto numerosi soggetti, associazioni e stakeholder cittadini.
Il piano, che è scaturito da una profonda analisi della realtà territoriale scevra da condizionamenti ideologici, affronta 11 grandi temi tra cui la pedonalità, la sicurezza, la mobilità elettrica, la mobilità turistica, le merci urbane, l’accessibilità per le persone diversamente abili, la ciclabilità, il trasporto pubblico di linea, la moderazione del traffico, la sosta e le nuove infrastrutture.
L’assessore, dopo aver ringraziato quanti hanno partecipato tecnicamente e concretamente alla stesura del piano, ha sottolineato i tre elementi cardine intorno ai quali ruota il piano stesso e cioè l’ambiente, il sociale, l’economia, ai fini della salvaguardia del territorio, della sua fruibilità da parte dei cittadini, della tutela della salute di questi ultimi e della redditività che comunque deve garantire e incentivare nello sviluppo generale della città. In tale contesto l’assessore ha evidenziato, tra gli altri, il previsto ampliamento delle ZTL, la protezione dell’utenza debole.
Gli iniziali 44 milioni di investimenti sono diventati 52 milioni dopo l’accoglimento di gran parte delle osservazioni pervenute (ne sono state accolte 35 su 84 ma le restanti 49 non sono state accolte soprattutto per questioni di forma in quanto già contenute all’interno del piano). In questi anni sono già state ottenute e investite risorse in interventi per un milione di euro. La Regione ha stanziato altri 24 milioni che saranno suddivisi tra i Comuni dell’Emilia-Romagna a cui serviranno per predisporre i piani mentre Ravenna potrà già utilizzare la quota destinatale per interventi concreti come le piste ciclabili.
Un altro aspetto determinante sottolineato dall’assessore Fagnani riguarda proprio la possibilità per il piano, che non è un punto di arrivo ma di partenza, di accedere a finanziamenti regionali, statali o europei.
Sono intervenuti Marco Maiolini (gruppo Misto), Chiara Francesconi (Pri), Rudy Gatta (Pd),
Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Veronica Verlicchi (La Pigna), Cinzia Valbonesi (Pd), Alberto Ancarani (Forza Italia), Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), Andrea Vasi (Pri), Mariella Mantovani (Art. 1- Mdp).
Il gruppo Misto si è detto favorevole al piano che ha registrato una partecipazione collegiale e quella attiva del gruppo stesso anche attraverso il proprio emendamento; si prefigge di vigilare sulla attuazione delle azioni e sul raggiungimento degli obiettivi che vi sono contenuti.
Il gruppo Pri ha espresso plauso al metodo con cui è stato redatto attraverso il continuo confronto con le realtà sociali; ha apprezzato l’approccio squisitamente tecnico-progettuale e si è detto fiducioso nella concretizzazione citando, tra i tanti obiettivi, il sostegno alle piccole attività in sofferenza.
Il gruppo PD ha sottolineato l’importanza del piano, ripercorrendone le tappe e gli obiettivi; ha evidenziato come lo strumento ponga al centro le persone avendone ascoltato e recepito le idee e le proposte attraverso incontri aperti per individuare le priorità (tra gli strumenti utilizzati la somministrazione di questionari, 7 focus group, 5 workshop, 2 eventi pubblici, ecc.).
Il gruppo Lista per Ravenna ha affermato di non credere nella realizzazione dei contenuti dello strumento così come è successo in presenza di altri simili ciclopici piani; lo ritiene non chiaro, privo di certezze nei tempi e nei modi e di verificabilità. Si è intrattenuto nella illustrazione dell’ordine del giorno presentato insieme ad altri due consiglieri di minoranza.
Il gruppo La Pigna ha dichiarato il voto di astensione perché, pur apprezzando i contenuti, nutre forti preoccupazioni sulla praticabilità, sui tempi, i modi e le capacità di sinergia necessarie all’attuazione; ha indicato il centro storico come il passaggio più critico e delicato da affrontare.
Il gruppo Forza Italia ha espresso contrarietà ad un piano che nasce comunque dall’applicazione di norme regionali sovraordinate che non condivide; a suo avviso lo strumento sostiene tesi generiche e astratte non attuabili; si è detto scettico anche a causa delle passate esperienze.
Il gruppo Ravenna in Comune ha affermato di essere favorevole al piano così come all’emendamento e all’ordine del giorno; ha evidenziato l’importanza dell’azione culturale per rendere, tra l’altro, il trasporto pubblico locale sempre più fruibile e alla portata di tutti.
Il gruppo Art. 1 – Mdp ha detto di condividere l’impostazione generale e la sostanza dello strumento nonché l’obiettivo della mobilità efficiente ed efficace dal punto di vista della salute e della accessibilità ai trasporti che deve essere conveniente per tutti.