Nella seduta di martedì (per chi volesse rivederla http://bit.ly/29AVl60 ) il consiglio comunale ha approvato due delibere riguardanti i rendiconti della gestione d’esercizio 2019 dell’Istituzione biblioteca Classense e dell’Istituzione Museo d’arte della città (Mar).
La prima è stata approvata con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 10 astenuti (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, gruppo Misto, Lega nord, Lista per Ravenna), 1 voto contrario (La Pigna).
La seconda con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 9 voti contrari (gruppo Alberghini CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna), 3 astenuti (gruppo Misto, Ravenna in Comune).
Ha illustrato i documenti l’assessora alla Cultura, Elsa Signorino.
Per quanto riguarda il rendiconto di gestione della Classense, l’assessora Elsa Signorino ha evidenziato il prestigioso ruolo della biblioteca che si va affermando sempre di più come luogo di studio e ricerca per studenti e studiosi, uno straordinario riferimento culturale non solo della città ma a livello nazionale, che svolge attività a tutto campo.
L’ammontare complessivo del bilancio è pari a 2 milioni 655mila euro di cui 1 milione 629 mila direttamente a carico del bilancio comunale per spese di personale e funzionamento della grande “fabbrica” della Classense, 1 milione e 26 mila nel bilancio dell’istituzione. In riferimento a quest’ultimo bilancio, sul versante delle entrate, per citare solo i dati più rilevanti, i trasferimenti comunali ammontano a 860mila euro mentre sul versante delle uscite 143mila euro sono le spese per acquisizioni bibliografiche e 534mila euro per la copertura dei servizi esternalizzati per i quali è stato completato il nuovo bando di gara che prevede criteri di qualità al fine di conseguire l’apertura prolungata della biblioteca e soprattutto delle biblioteche decentrate. Quindi ha informato sui dati conseguiti dall’attività della Classense nel 2019, frequentata da ogni fascia di età, ma soprattutto da giovani: 342 mila gli accessi con circa 1000 persone al giorno. Nella Classense, nell’anno in interesse, si sono svolti 106 eventi oltre quelli espositivi. E’ stato evidenziato l’importante incremento delle iniziative legate alla promozione della lettura come, ad esempio, quelle della sezione Holden per i più piccoli, il progetto Nati per leggere, che ha compiuto 20 anni, ed ha coinvolto 1655 bambini e 1175 genitori con 193 giornate di attività, nonché l’affermazione della biblioteca Liverani all’interno dell’ospedale. Il 2019 ha registrato la nascita della nuova biblioteca a Piangipane, ad un tempo pubblica e scolastica, con un allestimento innovativo che si propone come esperimento utile anche per altri territori. La biblioteca di Piangipane, insieme alle biblioteche di Marina e Sant’Alberto, ha raggiunto le 18 ore di apertura. L’assessora Signorino ha infine fatto riferimento ai disagi che la biblioteca ha dovuto affrontare durante il periodo di chiusura dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19 prima, e per consentire una sollecita riapertura poi, con grandi sacrifici da parte della dirigenza e del personale cui va riconosciuto l’impegno. Nonostante le difficoltà la Classense è stata tra le prime istituzioni culturali a riaprire in Italia in data 23 maggio con lo scopo di ridare segnali di speranza e di fiducia.
Sono intervenuti nel dibattito: Lorenzo Margotti (Pd) e Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna).
Il gruppo Pd ha espresso piena soddisfazione per la gestione di un patrimonio storico e monumentale come quello della Classense che assume ancora maggiore valore e significato. Ha sottolineato in particolare la vitalità del centro culturale che riunisce tante attività e servizi e l’impegno profuso nella rete divenuta capillare delle biblioteche decentrate.
Il gruppo Lista per Ravenna ha anticipato il voto di astensione, riconoscendo il servizio di qualità della Classense, ma evidenziando, tra gli altri, il mancato adempimento promesso dal programma di mandato della ristrutturazione della Classense in rapporto a piazza Caduti e alla zona Dantesca anche in vista delle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri.
Per quanto riguarda il Museo d’Arte della città, l’assessora ha riferito che l’importo complessivo del bilancio 2019 è pari a 1milione 900mila euro di cui 917 mila direttamente a carico del bilancio comunale per le spese del personale comunale e di gestione del museo. Nel bilancio dell’istituzione, pari a 992 mila euro, le cifre più rilevanti, per citarne solo alcune, si riferiscono ai trasferimenti comunali per 550mila euro mentre le entrate della biglietteria e book shop ammontano a 186mila euro a cui si aggiungono 10 mila euro di proventi derivanti dall’uso degli spazi del museo; altri contributi provengono da enti e sponsor per 142mila euro. Il museo nel corso del 2019 è stato visitato da oltre 49 mila persone, un dato di assoluto rilievo, uno dei più alti del decennio, in particolare si sono registrate 45 mila presenze alle mostre e alle collezioni e 4mila alle attività dedicate ai più piccoli.
Il forte impegno del Mar si concentra nella messa in valore delle collezioni permanenti, nelle attività espositive temporanee legate al mosaico, alla fotografia d’arte, all’arte contemporanea. Il 2019 è stato inoltre l’anno della biennale del mosaico, interamente coordinata dal Mar, e in particolare di tre mostre di artisti di fama internazionale come Chuck Close, Niki de Saint Phalle e il giovane Riccardo Zangelmi. Nel corso degli 85 giorni di apertura le tre mostre hanno registrato 26mila visitatori con una media di 306 visitatori al giorno. Sul versante della fotografia d’arte ha ricordato le tre mostre di primavera dedicate a Oliviero Toscani, il fondo inedito di Arrigo Dolcini e Looking On con le visioni sperimentali dei nuovi fotografi emergenti. Elsa Signorino ha rivendicato la scelta coraggiosa di concentrare molti eventi importanti nell’autunno così da coprire un periodo in cui la città d’arte si presenta meno ricca di proposte culturali. Sono state inoltre sottolineate le attività legate ai Laboratori aperti della Regione Emilia-Romagna, gli appuntamenti musicali e performativi che hanno arricchito gli eventi espositivi all’insegna della contaminazione fra i linguaggi artistici della contemporaneità, e ancora i videomapping e le mostre a palazzo Rasponi sempre coordinate dal Mar, con oltre 23 mila visitatori. Anche per il Mar l’assessora Signorino ha fatto presente il difficile lavoro svolto da dirigenti e operatori durante il periodo di chiusura legato all’emergenza sanitaria e gli sforzi fatti per consentire una rapida riapertura.
Sono intervenuti nel dibattito: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Fabio Sbaraglia (Pd), Emanuele Panizza (gruppo Misto), Michele Distaso (Sinistra per Ravenna).
Il gruppo Lista per Ravenna ha ribadito il giudizio negativo sulla gestione del Mar, soffermandosi sugli ingressi e sui visitatori paganti, a suo avviso non proporzionati, e il costo oneroso dell’Istituzione per il Comune, affermando che vengono spese enormi risorse senza ritorni economici adeguati.
Il gruppo Pd ha difeso le scelte strategiche poste in campo attraverso nuovi sguardi e traiettorie soprattutto a favore delle attività espositive, sostenendo che i numeri vanno letti in controluce rispetto alla missione culturale, molto più articolata e complessa. Ha manifestato apprezzamento per la ricerca di nuovi pubblici e affermato che il Mar è al centro di un grande progetto di crescita.
Il gruppo Misto ha condiviso le ragioni di Ancisi sui numeri, che ha definito impietosi, mentre ha anticipato il voto di astensione dovuto ad espressioni di fiducia nei confronti delle ultime mostre e attività espositive che si stanno promuovendo e che lasciano intravedere un certo sviluppo. Ha mosso critiche legate agli orari che a suo avviso andrebbero ampliati.
Il gruppo Sinistra per Ravenna, nell’esprimere il voto favorevole, ha fatto presente di essere d’accordo con l’assessora Signorino quando sostiene la necessità di mettersi in testa che un museo non è un esercizio commerciale.