Il parere della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio può essere acquisito separatamente dal procedimento edilizio solo quando ricorrono le seguenti circostanze:

• Con riferimento a opere ancora da realizzare, come parere preventivo alla presentazione della pratica edilizia, nei soli casi previsti dall’art. IX.2 del RUE;

• Con riferimento a opere già realizzate, come parere propedeutico alla presentazione di autonoma “Comunicazione di prescrizione opere edilizie minori” ai sensi dell’art. XII.1.4 del RUE, nei soli casi precisati nella parte prima del “Vademecum” – aggiornamento 2018 – pubblicato sul sito dello Sportello Unico per l’Edilizia con nota del Dirigente PG 82763/2018, di cui si riporta il seguente passaggio:

“Prescrizione opere minori in immobili soggetti a vincolo urbanistico (art. 10 co. 2 L.R. 23/04) – Il vigente art. XI.1.4 del RUE prescrive espressamente che qualora l’immobile interessato dalle opere minori suscettibili di “prescrizione” sia soggetto a vincolo paesaggistico ai sensi del D.lgs. 42/04, la prescrizione stessa può essere ammissibile solo dopo acquisizione dell’accertamento di compatibilità paesaggistica o comunque previa regolarizzazione della “violazione paesaggistica” nei modi di legge. Non viene contemplato il vincolo c.d. Urbanistico cioè da strumento urbanistico (RUE) che assoggetta alcune tipologie di immobili (per lo più del centro storico) a particolari prescrizioni di tutela in ragione del riconoscimento del loro valore storico, artistico, architettonico, monumentale, testimoniale…. (quali ad es CSA CSM, etc…). Gli interventi da realizzare sui predetti immobili sono sottoposti, in via ordinaria, alla preventiva acquisizione del parere della CQAP di cui all’art. IX.2.1 (in applicazione dell’art. 6 L.R. 15/2013). Si ritiene doveroso e coerente con lo spirito di salvaguardia di tali immobili, ammettere la prescrizione alle stesse condizioni previste dall’art. XII.1.4 ma previo ottenimento, con autonomo procedimento, di parere della CQAP che andrà poi allegato ai documenti facenti parte della pratica di prescrizione che resta come tale un “deposito”. Nella richiesta di parere da presentare alla CQAP dovrà essere precisato che lo stesso riguarda opere già eseguite ed è propedeutico alla presentazione di una pratica di prescrizione opere minori.”

Si precisa:
– che le componenti urbanistiche interessate sono:
edificio e/o complesso di valore storico / architettonico (art. IV.1.7 RUE)
edificio e/o complesso di valore testimoniale (art. IV.1.9 RUE)
edificio e/o complesso di valore architettonico e monumentale (CSM, art. VIII.2.4 RUE)
edificio e/o complesso di valore storico artistico e/o architettonico (CSA, art. VIII.2.4 RUE)
– e che il parere della CQAP deve essere autonomamente acquisito solo nel caso in cui il procedimento di regolarizzazione dello stato di fatto si esaurisca nella presentazione della “Comunicazione prescrizione opere edilizie minori”, perché se ci fosse la contestuale necessità di sanare anche altre opere/difformità ricorrendo a CILA, SCIA e/o Permessi di Costruire a sanatoria, deve essere gestito un procedimento unico ai sensi della L.R. 15/2013, con acquisizione del necessario parere estetico della CQAP sulla totalità delle opere/difformità rilevate nello stato di fatto del fabbricato.