Il 4 dicembre 1944, partigiani e truppe alleate liberarono Ravenna dai nazi-fascisti. In considerazione del contributo dato dalle nostre popolazioni alla Liberazione e al riscatto nazionale, il Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, con Decreto del 19 maggio 1950, reso esecutivo il 5 agosto 1951, concesse al Gonfalone di Ravenna la Medaglia d’Oro al valor militare con la seguente motivazione: «Antica e fiera città, onusta di storia gloriosa, alla liberazione d’Italia dalla invasione tedesca diede entusiasta, sanguinoso e valoroso contributo.
Bombardamenti e rappresaglie sconvolsero la vecchia Capitale e la sua provincia; ricordate per efferatezza le stragi di Piangipane, di S.Pancrazio-Ragone e di Villa dell’Albero. Centinaia di partigiani di molte formazioni caddero nella lotta e,particolarmente, per la liberazione di Porto Corsini, di S. Alberto e delle zone vallive a nord della Città. Sei mesi permase il fronte di guerra nel territorio dei Comune ed i cittadini diedero mirabile esempio nel sostenere i combattenti delle Forze regolari.
La Brigata partigiana ravennate «Mario Gordini», decorata della medaglia d’Argento al valor militare, si impose per il suo contegno allo ammirato apprezzamento dei comandi alleati e continuò a combattere valorosamente al f’ianco ed alle dipendenze dei Gruppo di combattimento «Cremona» sino al termine vittorioso della guerra. Memore delle lotte per l’Unità e per l’indipendenza e delle glorie garibaldine, la città di Ravenna scrisse nella storia dei nuovo Risorgimento italiano pagine mirabili e da ricordare ad esempio per le future generazioni».
Ravenna, settembre 1943 – aprile 1945