I patti per i beni comuni

Il 16 luglio 2015 il Comune di Ravenna ha approvato il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, aggiungendosi alla lunga lista di quanti considerano questi ultimi “funzionali al benessere individuale e collettivo” e, pertanto, si attivano responsabilmente ai sensi dell’articolo 118 per renderne migliore la fruizione da parte dei cittadini.
Un percorso di coinvolgimento dei cittadini, che ha radici robuste e antiche. Numerose sono, infatti, le esperienze di azione diretta dei cittadini, riconducibili alla forte tradizione civica della comunità ravennate
Il Regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani è inteso come uno strumento che intende attuare l’articol 118 ultimo Comma della Costituzione, che richiama Stato, Regioni, Provincie, Città metropolitane e Comuni a favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.

QUALI NOVITA’ – QUALI OPPORTUNITA’
Il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani è uno strumento che consente ai Comuni di sostenere e valorizzare le azioni di cittadinanza attiva.
Possono essere proposte azioni di cittadinanza attiva volte alla cura e alla rigenerazione dei beni comuni urbani sia da parte di associazioni, ma anche gruppi informali di cittadini e singoli cittadini.
Il regolamento propone la formula del patto di collaborazione per stabilire un rapporto paritario di natura non autoritativa.
Attraverso la sottoscrizione di un patto di collaborazione tra Comune e proponenti, entrambe le parti si impegnano a realizzare le azioni coprogettate e concordate.
Il patto può prevedere semplificazioni burocratiche o agevolazioni per le persone e le associazioni che si prendono cura dei beni comuni.
Sono consierati beni comuni urbani, i beni materiali, immateriali e digitali che i cittadini riconoscono essere funzionali al benessere individuale e collettivo.
Il regolamento prevede differenti livelli di intensità e complessità delle azioni di progetto condiviso, in particolare la cura può essere occasionale oppure costante e continuativa.

QUALCHE ESEMPIO?
Apertura, chiusura e piccole manutenzioni di parchi e giardini
Animazione di spazi degradati o abbandonati
Uso e custodia di parchi scolastici anche dopo l’orario scolastico
Interventi di pulizia
Abbellimento di muri o spazi
Percorsi di sostegno a scuole, biblioteche e altri servizi pubblici
Giornate di cura dei giochi per bambini nei parchi pubblici
Riusi temporanei di spazi o edifici pubblici non utilizzati o sotto utilizzati

COSA FARE SE SEI INTERESSATA/O?
Per avere informazioni ulteriori è possibile contattare:
cittattiva@comune.ra.it
Andrea Caccìa 342 9080614
bdomenichini@comune.ra.it
Barbara Domenichini 0544-482194