Incidentalità

tratto dal sito “siamotuttipedoni”

Nel 2010 in Italia hanno perso la vita 614 pedoni e più di 20.000 sono rimasti feriti. Mentre il numero di vittime della strada in Italia si sta riducendo in modo significativo negli ultimi anni, il numero di vittime tra i pedoni non sta seguendo la stessa tendenza. Questi numeri terribili si trascinano dietro una montagna di dolore il cui peso non è misurabile. Dietro a tante tragedie non c’è la fatalità o il caso ma il mancato rispetto delle regole e del buon senso, basti pensare che circa un terzo dei pedoni morti vengono falciati mentre attraversano sulle strisce. Molti di quelli che chiamiamo impropriamente “incidenti” sono quindi evitabili. Da qui la necessità di un impegno diffuso per rendere meno amare le strade delle città italiane. In strada c’è un grande bisogno di civiltà. Generalmente si parla di “incidenti” ,come se si trattasse di eventi casuali, fatalità che non possono essere evitate. Non è così. Le tragedie stradali hanno cause precise che possono essere rimosse. Si possono evitare e si possono limitarne le conseguenze. In Italia, tra il 2006 e il 2010, i morti sulla strada sono calati nel complesso del 28%. Il problema è che questo calo ha coinvolto solo in parte i pedoni, i cui morti sono diminuiti solo del 19%.