Otto candele per ricordare
Venerdì 27 gennaio 2012, anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, alle 9.45 nella Sala Consiliare della Residenza municipale, si è svolta la seduta della Consulta delle ragazze e dei ragazzi a cui hanno partecipato tutti i rappresentanti eletti dalle scuole primarie e secondarie di primo grado sia effettivi che supplenti.
Dopo una introduzione di Mirella Borghi, dirigente dell’Area Istruzione e Politiche di Sostegno, sulle ragioni storiche e culturali che hanno portato alla istituzione del “Giorno della Memoria” attraverso la Legge 211/2000 ..
E’ stato poi proiettato il video “
La storia di questo bambino ha stimolato domande nei ragazzi/e presenti, ad es. su come gli ebrei abbiano trovato la forza di ricominciare dopo tanto dolore.
Varesco ha risposto che il popolo ebraico è sopravvissuto soprattutto grazie alla sua storia e cultura, che ne costruiscono l’identità, a partire dai testi sacri come ad es. la Thorah; ha inoltre evidenziato come la Shoah non sia stato, purtroppo, l’unico atto scellerato di sterminio nei confronti di un popolo o una minoranza, ma sia stato quello sistematicamente e scientificamente pianificato
Questo incontro della Consulta è stato intitolato “
Il racconto è stato letto dall’attrice Francesca Mazzoni e ogni passaggio della storia è stato scandito dall’accensione di una candela da parte di una ragazzo di una ragazza: al termine c’erano otto luci accese e un silenzio commosso.
Questo incontro, è stato organizzato pensando che il potere della narrazione di storie, sia attraverso le immagini così come attraverso le parole, permetta di portare chi ascolta dentro un fatto o un evento accaduti, dando volto, parola, suono a quelle che altrimenti rimarrebbero, forse, solo cronache lontane nei luoghi e nel tempo.