La crescita rapida delle tecnologie digitali porta con sé una nuova dimensione etica e sociale – la Cittadinanza digitale – che aggiorna e integra ulteriormente i contenuti dell’Educazione civica, coinvolgendo la scuola e innovandone il ruolo chiave nella formazione di futuri cittadini e cittadine in grado di partecipare attivamente alla vita democratica della /delle comunità.
L’Assessorato Pubblica Istruzione e Infanzia, sollecitato anche da dirigenti, pedagogiste e insegnanti, ha promosso all’interno delle azioni del POF del Territorio, un’azione culturale, informativa e di sensibilizzazione in raccordo con le scuole a partire dai nidi d’infanzia alle secondarie di 1° grado, per sostenere alunni e alunne, studenti e studentesse, ma anche famiglie e insegnanti, per un uso consapevole delle Rete, nel rispetto della libertà del singolo, della legalità e dei propri e altrui diritti e realizzare così una cittadinanza digitale consapevole. Il progetto complessivo dell’assessorato è articolato in più azioni:
Crescere (con i) digitali: perché i tuoi studenti e figli non sono zombetti della rete rivolto agli Istituti Comprensivi statali e paritari e totalmente gratuito è stato realizzato da Arci Ravenna APS in partnership con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione Studi Umanistici e Internazionali della Università degli Studi di Urbino. Studenti e studentesse e famiglie delle scuole secondarie di 1° grado del territorio comunale che hanno aderito, sono stati coinvolti in laboratori condotti dal prof. Giovanni Boccia Artieri e dalla dott.ssa Elisabetta Zurovac, docenti di New Media e Internet Studies. Il prof Boccia Artieri ha creato momenti dialogati, dove fornire conoscenze, esplicitare paure, dubbi sul possesso e l’uso delle tecnologie digitali, vedere quale approccio può essere più utile per entrare in comunicazione con figli e figlie adolescenti e trovare terreni di negoziazione.
Un’ attenzione particolare è stata rivolta, anche ai genitori di piccoli e piccolissimi della scuola primaria e infanzia per sensibilizzarli riguardo al possibile impatto negativo che può avere sull’attività emotiva e cerebrale, un uso precoce, eccessivo e non accompagnato dall’adulto di tablet o smartphone da parte dei minori, così come emerge dalle ultime ricerche in materia.
Il progetto, causa restrizioni dovute alla pandemia e alle relative disposizioni anticontagio, si è svolto regolarmente in parte in presenza e in parte on line.
Cittadinanza digitale e Comunità educante
Si tratta di un progetto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna che, partito nell’a.s. 2020/21, si prefigge il radicamento di una nuova forma di cittadinanza, quella digitale con l’utilizzo attivo e virtuoso delle tecnologie e dei nuovi media nel contesto scolastico. La realizzazione del progetto – che vede coinvolti pedagogiste, docenti, professori e ricercatori universitari, studenti studentesse e genitori – costituirà un ambito di ricerca e innovazione che unisce i bisogni educativi con quelli giuridici e civici, attraverso interventi formativi e laboratori partecipati, fino anche alla stesura di un draft di regolamento scolastico per l’uso critico delle tecnologie e la cittadinanza digitale, che potrà fungere da base ragionata per i regolamenti che ogni istituto comprensivo in autonomia potrà approvare.
In fondo alla pagina il programma degli incontri formativi che, nel rispetto delle misure in vigore per il contenimento della pandemia, si svolgeranno in modalità online.
Gruppi Whatsapp dei genitori avviati nell’ambito del programma dell’Agenda Digitale Locale già a partire dal 2017 nelle scuole dell’Infanzia comunali, estesi nell’a.s. 2019/20 anche ai Nidi e, sperimentalmente, alla scuola primaria. Il progetto ha previsto la formazione di moderatori delle chat di sezione e la stesura di vademecum d’uso per sostenere la comunicazione e la collaborazione scuola-famiglia e fra famiglie.