P.zza A. Costa – alimentari, drogheria, frutta e verdura, carni, fiori, pesce, casalinghi dal 1922
Il Mercato coperto di Ravenna, per la sua tradizione e la sua storia, che affondano le radici in un passato ormai lontano, è stato a pieno titolo riconosciuto quale Mercato storico con determina dirigenziale del 17/10/2008 ed inserito nell’Albo istituito dal Comune ai sensi della L.R. n. 5/2008.
La zona su cui il mercato insiste è vocata ai commerci fin dal V secolo dal momento che è accertato vi operasse una delle più antiche corporazioni di pescatori del mondo, la
Tuttavia furono gli anni tra il 1857 ed il 1859 a segnare una svolta per la realizzazione del mercato che sorgerà nell’isola circoscritta tra le strade “
Il progetto vero e proprio prese corpo nel 1869 con la scelta del caratteristico stile dell’
Il progetto del 1869, elaborato dall’ing. Ugo Vignuzzi, venne esposto presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Il disegno prevedeva un edificio a forma emiciclica, ribattezzata ad
Sul fronte dell’edificio campeggiava alto lo stemma marmoreo della Casa Matha mentre sugli imponenti attici laterali facevano bella mostra due sculture di valore.
La forma dell’esedra risultò però restrittiva per un mercato che esigeva di espandersi e, con l’acquisto di altri edifici attigui, si diede concreta forma al progetto del Mercato Coperto.
Il progetto del mercato in stile classico fu elaborato dall’ing. Baroncelli con la collaborazione del prof. Gordini, e la sua inaugurazione avvenne nell’ottobre del 1922.
La superficie prevista, di oltre 2600 mq, ospitava quattro grandi padiglioni; il padiglione di sinistra era destinato al pesce, ai formaggi ed ai salumi, quello centrale era riservato a frutta e verdura, i due posti a destra alle carni, ai formaggi ed alla frutta e verdura.
Le linee esterne si rifacevano ad architetture classiche con ornamenti su sasso istriano, la pescheria fu realizzata in marmo, la copertura è data da tralicci ferrosi muniti di capriate sostenute da imponenti colonne di ghisa; ampie finestre e adeguati lucernai assicuravano la luminosità mentre era ornato da pregevoli stucchi di gusto floreale.
Nel 1984 si registrano lavori di ristrutturazione che eliminano il caratteristico aspetto originario dei banchi e collocano a livello dell’atrio due delfini in pietra d’Istria provenienti dalla vecchia pescheria.
Tuttavia non sono stati apportati mutamenti importanti alle caratteristiche architettoniche, che, in forza di uno stile intramontabile, sono destinate ad essere apprezzate e fruite da innumerevoli generazioni.
Attualmente la campata laterale è rimasta dedicata alla vendita del pesce, i banchi di frutta e verdura permangono nelle stesse aree, i banchetti di formaggi e salumi sono disposti in ordine sparso, mentre il settore delle carni è rimasto collocato lateralmente.
L’immobile è altresì riconosciuto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’ Emilia Romagna quale contenitore di interesse storico-artistico.
Il Mercato Coperto è al centro di un progetto di rivalorizzazione.