Le celebrazioni nazionali del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri si aprono a Ravenna sabato 5 settembre alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con l’inaugurazione della tomba e del Quadrarco di Braccioforte restaurati. L’evento ha ricevuto il patrocinio della Camera dei deputati
Per il necessario rispetto delle misure anticovid la partecipazione alla cerimonia, a partire dalle 20.30, e il successivo concerto in piazza San Francesco, seguito dalla lettura del canto XXXIII del Paradiso da parte dell’attore Elio Germano, sono a invito, ma la serata potrà comunque essere vissuta da tutti i cittadini e i turisti presenti.
Il concerto sarà infatti visibile attraverso un maxischermo dalla vicinissima piazza del Popolo, dove saranno collocate, nel rispetto del distanziamento, 400 sedute, a disposizione di tutti. Sarà inoltre visibile in streaming su ravennafestival.live, dove rimarrà visibile per trenta giorni.
In occasione dell’evento sarà poi proposta, in collaborazione con l’Opera di Religione, un’edizione speciale di Mosaico di Notte, con visite guidate alle basiliche di Sant’Apollinare Nuovo e San Vitale e al Mausoleo di Galla Placidia, in tre turni, alle 18.30, alle 19 e alle 19.30 (vedi comunicato allegato). Ancora, la Domus dei Tappeti di Pietra sarà aperta fino alle 21 e palazzo Rasponi dalle Teste fino alle 23.
Come anticipato, sabato 5 settembre, alle 20.30, le celebrazioni prendono il via da un gesto profondamente significativo per la città che ospita le spoglie del Poeta: la riapertura della tomba e del vicino quadrarco di Braccioforte, al termine di un restauro che ha restituito l’armonioso nitore originario al sepolcro progettato a fine Settecento dall’architetto Camillo Morigia. Il solenne evento sarà suggellato da un momento musicale e artistico, a cura di Fondazione Ravenna Manifestazioni. Dopo tutto il rapporto che lega Dante alla musica è strettissimo, non solo per gli innumerevoli riferimenti che popolano la Commedia e testimoniano quanto Dante fosse un colto osservatore dei fermenti musicali del proprio tempo, ma anche per l’intrinseca musicalità dei suoi versi, capaci di affascinare e ispirare musicisti di ogni epoca.
Il programma – interamente in diretta streaming gratuita su ravennafestival.live e proiettato sugli schermi di piazza del Popolo – si dipana attraverso un arco di ben cinque secoli, a partire dalle pagine eseguite dall’ensemble vocale Voces Suaves per la prima parte della serata, quella che incornicia l’inaugurazione del monumento funebre restaurato. Formazione con sede a Basilea, dedita all’approfondimento del repertorio rinascimentale e barocco e attiva da quasi un decennio, i Voces Suaves propongono Quivi sospiri dal Secondo libro di madrigali a cinque voci (1576) del ferrarese Luzzasco Luzzaschi, maestro del più celebre Girolamo Frescobaldi, con cui ci si affaccia alla prima Cantica a udire le infernali “voci alte e fioche” e “le orribili favelle” descritte nel Canto III. A concludere l’atto solenne Io sono amore angelico di Joanne Metcalf, brano tratto da Il nome del bel fior che la compositrice statunitense ha composto per l’Hilliard Ensemble nel 1988 sui versi del Canto XXIII del Paradiso.
Il concerto in piazza San Francesco si apre con la Fantasia quasi Sonata. Après une lecture de Dante ultimata da Franz Liszt nel 1849. Tra i brani più ardui di tutto il repertorio pianistico, nel quale Liszt raffigura alcuni momenti della Commedia fra cui anche l’episodio di Paolo e Francesca, la Fantasia è affidata a Yulianna Avdeeva, vincitrice del prestigioso Premio Chopin. Segue un altro quadro dantesco, Il conte Ugolino di Gaetano Donizetti, avvincente e tragico brano caratterizzato da una variatissima tavolozza di intenzioni; a intonare la parte che nel 1826 fu del celebre basso Luigi Lablache, dedicatario della composizione, è oggi il baritono Luca Micheletti accompagnato al pianoforte da Davide Cavalli. Conclude l’affresco dantesco la parola nuda: Elio Germano, uno dei più talentuosi attori della scena italiana, è chiamato a leggere il Canto che chiude la Commedia, sigillo a quello straordinario viaggio nella natura stessa dell’uomo e del suo rapporto con l’inesprimibile eternità.
Con la regia del Comune di Ravenna, il sostegno della Regione, l’apporto del Comitato dantesco di Ravenna e il coinvolgimento delle realtà culturali del territorio, la città accoglierà dal 5 settembre e per un intero anno un complesso di iniziative che comprendono eventi istituzionali, letterari, espositivi, performativi, didattici e di ricerca. Si rinnova così una tradizione ininterrotta: da sempre Dante rappresenta per Ravenna l’oggetto di una progettualità condivisa, che sa suscitare l’interesse, la riflessione e la creatività di tutti, in un capillare dialogo tra eventi di portata internazionale e occasioni di partecipazione diffusa. Il calendario di appuntamenti e iniziative dedicati al padre della lingua italiana continuerà fino a domenica 12 settembre 2021, quando Riccardo Muti salirà sul podio per un concerto in piazza San Francesco. Parte integrante di un percorso di condivisione tra le città dantesche, il concerto sarà replicato anche a Firenze e Verona.