Nella seduta di martedì (per chi volesse rivederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato i bilanci d’esercizio 2019 di Ravenna Entrate spa, Ravenna holding spa, Romagna Acque Società delle Fonti spa e Ravenna Farmacie srl.
Il primo, quello di Ravenna Entrate spa, è stato approvato con 17 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 11 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, gruppo Misto), 1 astenuto (Ravenna in Comune).
Il secondo, di Ravenna holding spa, è stato approvato con 16 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 12 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, gruppo Misto, Ravenna in Comune).
Il terzo, di Romagna Acque Società delle Fonti spa, è stato approvato con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 11 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, gruppo Misto, Ravenna in Comune).
Il quarto, di Ravenna Farmacie srl, è stato approvato con 17 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 10 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, gruppo Misto), 1 astenuto (Ravenna in Comune).
Ogni singola delibera è stata illustrata da Massimo Cameliani, assessore con delega alle Aziende partecipate, che, in apertura, ha ringraziato il presidente di Ravenna Holding, Carlo Pezzi e il direttore amministrativo Marco Calpista, presenti in consiglio.
Piena soddisfazione è stata espressa da Cameliani all’ operato di Ravenna holding e di tutte le partecipate che continuano a conseguire risultati in crescendo in termini economici, produttivi e di resa di servizi efficienti alla comunità ravennate.
La solidità strutturale e finanziaria è confermata dall’aumento dei proventi rispetto all’ esercizio precedente da parte di tutte le aziende.
Ravenna holding garantisce vantaggi economici e fiscali grazie al costante adeguamento e aggiornamento della governance finalizzata a garantire un’efficace disciplina nell’ esercizio dei poteri di indirizzo e controllo su tutte le società del gruppo; il conto economico è pari a 14.586.513 di euro e migliora significativamente le previsioni del budget 2019 per quasi 4 milioni di euro, evidenziando risultati marcatamente positivi. Particolare rilievo è stato dato alla voce di entrata costituita dai dividendi distribuiti dalle società partecipate pari a 10.730.406 di euro. Il patrimonio netto della Società al 31/12/2019 è pari ad euro 477.302.718.
Per quanto riguarda Ravenna Entrate il valore della produzione ammonta complessivamente ad euro 5.236.929, in aumento rispetto all’ esercizio precedente per circa 967 mila euro.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono pari a 3.407.386, l’incremento è di circa 60 mila euro rispetto al 2018.
La voce altri ricavi e proventi, pari a 1.829.543, evidenzia un incremento di circa 907 mila euro rispetto al 2018 derivante dai maggiori rimborsi spese, con particolare riferimento alle spese di notifica e alle spese relative alle attività legate alle cosiddette “quote inesigibili”.
I costi operativi esterni comprendono i costi per l’acquisto di beni, per prestazioni di servizio, per godimento beni di terzi e per oneri diversi di gestione. Nel 2019 tali costi ammontano complessivamente a 3.389.863 e rilevano un aumento rispetto all’ anno precedente per circa 530 mila euro.
Per Romagna Acque spa l’esercizio 2019 si è chiuso con un valore della produzione di euro 60.661.038; l’incremento rispetto al 2018 è di euro 2.335.738; rispetto al budget l’incremento è di euro 900.276 ed è da ricondurre principalmente al conguaglio stimato quale recupero dei maggiori costi di energia elettrica rispetto a quanto a suo tempo pianificato in sede di predisposizione tariffaria. I costi operativi esterni sono stati di euro 24.455.247, pari al 40,3% del valore della
produzione. Notevoli e importanti gli investimenti effettuati dalla società per 21 milioni di euro. Nell’ illustrare i dati e le attività di Romagna Acque, l’assessore Cameliani ha rivolto il ricordo alla figura dell’ingegner Andrea Gambi, direttore generale della società delle Fonti, deceduto a marzo a causa del coronavirus, per le sue capacità professionali e la lungimirante visione manageriale spese a favore dell’azienda.
Ravenna Farmacie srl evidenzia un buon andamento della gestione, nonostante la negativa contingenza economica specifica del settore farmaceutico, sia a livello nazionale che locale.
I ricavi commerciali delle vendite sono pari ad euro 66.702.624 in aumento di circa 940 mila euro rispetto al 2018. L’attività delle farmacie nel 2019 registra complessivamente un risultato positivo nelle vendite, anche se l’attività “standard” continua ad essere sfavorita dal calo della spesa farmaceutica convenzionata e dalla concorrenza, sia diretta, dovuta all’ apertura di nuove farmacie, che indiretta, dovuta agli investimenti della grande distribuzione sull’ area parafarmaceutica. Nell’area del magazzino l’incremento del fatturato verso le farmacie private è in miglioramento, grazie alla capacità di ricercare nuovi clienti anche nelle province limitrofe.
Sono intervenuti: Veronica Verlicchi (La Pigna), Marco Maiolini (gruppo Misto), Lorenzo Margotti (Pd), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Samantha Gardin (Lega nord), Daniele Perini (Ama Ravenna), Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini).
Il gruppo La Pigna, nel rappresentare la contrarietà per principio al sistema della holding e delle partecipate, ha chiesto chiarimenti in merito al rispetto dello Statuto del Comune, che viene superato nelle scelte messe in campo, e sulle attività immobiliari avviate, in particolare riguardo allo studentato da realizzare in viale Farini. Successivamente si è detto insoddisfatto delle risposte.
Il gruppo Misto ha proposto, visti i proficui rendimenti di Romagna Acque, la possibilità di avviare investimenti per la sostituzione di alcune tubature obsolete; è stato risposto che si trovano in contesti urbani, sotto il controllo di Hera, e che le caratteristiche dell’acqua vengono monitorate con analisi frequenti.
Il gruppo Pd ha rappresentato la propria soddisfazione e dichiarato il voto positivo, evidenziando la bontà del modello della Holding, che, a vent’anni dalla sua attuazione, si rivela efficace e produttivo sotto diversi punti di vista, nonchè in grado di generare valore e contribuire all’ erogazione di servizi efficienti alla comunità. Ha rivendicato il carattere politico della scelta.
Il gruppo Lista per Ravenna ha ribadito la propria contrarietà all’ esistenza della holding che, a suo avviso, non è cassaforte del Comune, ma uno strumento della maggioranza per imporre le proprie scelte, operando, tra l’altro, in un monopolio protetto che non fa crescere la città e che non concorre all’ abbassamento delle tasse e delle tariffe dei servizi.
Il gruppo Lega nord, rappresentando il voto contrario, ha rilevato la mancanza di vantaggi per i cittadini, trattandosi, a suo avviso, di un modo di utilizzare i loro soldi e di operare secondo un oligopolio che falsa il mercato dell’economia locale.
Il gruppo Ama Ravenna, rilevando la ciclica ripetitività delle argomentazioni dell’ opposizione, ha rappresentato la validità del modello della holding, che non è un’esclusiva di Ravenna; ha evidenziato i vantaggi tra cui bilanci sani e in attivo, servizi erogati ai cittadini validi ed efficienti, mutui quasi azzerati, edifici che negli anni Ottanta erano in affitto e oggi sono di proprietà.
Il gruppo Alberghini, esponendo il voto contrario, ha parlato di mancanza di trasparenza riferendosi alla mancata disponibilità di fornire dati e documenti da lui richiesti; ha rilevato una questione di trasparenza anche nell’ assenza di un rappresentante della minoranza consiliare nei consigli di amministrazione.
Per ogni altra informazione sul bilancio di Ravenna holding, si rimanda a https://www.ravennaholdingspa.it/file/news_doc/news_30.pdf