Relatore della delibera è stato l’assessore a Ravenna digitale Massimo Cameliani. Nell’introdurre la delibera è stato sottolineato che Lepida, di cui il Comune è socia, è lo strumento operativo promosso dalla Regione Emilia-Romagna per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione omogenea ed unitaria delle infrastrutture di telecomunicazione degli enti collegati alla rete Lepida, e produce idee di innovazione per la Pubblica amministrazione, creando opportunità per il mercato ICT (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione). Attraverso Lepida nel territorio comunale è stata portata la banda larga nelle scuole, nella zona portuale e nel terminal crociere, sono state collegate aziende e private abitazioni nel forese ed è stato istituito il primo data center della regione. L’incorporazione di Cup2000 in Lepida e la sua trasformazione in Società consortile per azioni porterà diversi vantaggi, tra cui: poter operare in esenzione Iva con conseguente vantaggio per i soci clienti; maggiori economie di scala e ottimizzazione dei costi dei servizi, eliminazione di sovrapposizioni e duplicazioni di funzioni o competenze, disponibilità di un maggior numero di risorse di personale qualificato per la gestione di progetti complessi, semplificazione da parte dei soci nell’affidamento di servizi a Lepida grazie ad analisi preventive di congruità. Inoltre, l’integrazione dell’erogazione dei servizi permetterà di promuovere un accesso più ampio e di facile uso da parte degli utenti.
Sono intervenuti nel dibattito Massimiliano Alberghini (Lega Nord), Samantha Tardi (CambieRà), Michele Casadio (Pd), Veronica Verlicchi (La Pigna), Cinzia Valbonesi (Pd), Daniele Perini (Ama Ravenna), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Emanuele Panizza (Gruppo misto) e il direttore generale di Lepida Gianluca Mazzini.
Il gruppo Lega Nord ha ritenuto di non aver ricevuto risposte chiare sui numeri e soprattutto ha evidenziato la mancanza di un piano industriale.
Il gruppo CambieRà ha rilevato che la relazione non è chiara sulle razionalizzazioni e i risparmi che si dovrebbero verificare dalla fusione.
Il gruppo Pd ha rimarcato l’importanza della partecipazione del Comune in Lepida perché consente alle strutture amministrative e del territorio di essere più competitive.
Il gruppo La Pigna ha evidenziato che il piano industriale è una semplice bozza senza obiettivi prefissati prima della fusione.
Il gruppo Ama Ravenna ha auspicato che nel settore dell’informazione tecnologica si possono fare assunzioni di persone disabili.
Il gruppo Lista per Ravenna ha posto l’attenzione sulla mancanza di un piano industriale e su una fusione che ha come priorità solo la riduzione della spesa.
Il gruppo Misto ha espresso perplessità sull’operazione di fusione che avrebbe dovuto essere posta prima di tutto a livello regionale.