Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla http://bit.ly/29AVl60 ) il consiglio comunale ha approvato il protocollo del progetto S.in.a.t.ra. II relativo alla sorveglianza dell’inquinamento atmosferico del territorio di Ravenna.
La delibera è stata approvata con 16 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 5 astenuti (gruppo Misto, Lega nord, Lista per Ravenna).
Ha illustrato il documento l’assessore all’Ambiente, Gianandrea Baroncini, che ha fatto presente l’importanza e la portata innovativa del progetto, il quale ha consentito già nella prima parte la raccolta di dati utili sullo stato dell’inquinamento atmosferico e sui suoi riflessi sulla popolazione residente. Questo secondo protocollo del progetto Sinatra è inteso alla sorveglianza ambientale ed epidemiologica con l’obiettivo di acquisire informazioni più approfondite sulla qualità dell’aria, in continuità con le campagne di monitoraggio degli anni precedenti, prendendo però in considerazione soprattutto l’impatto sullo stato di salute della popolazione infantile, non rientrante nel precedente studio, seguendo i nuovi nati a partire dalla gravidanza della madre.
Il costo del progetto è di 44mila euro da corrispondere ad Arpa-ER e all’Ausl Romagna spalmati nel prossimo triennio.
Per Arpa-ER sono previsti 30mila euro di cui 12mila alla firma del protocollo, 10mila nel 2019 e 8mila nel 2020 a conclusione dell’attività e alla presentazione dei risultati.
Per l’Ausl Romagna sono previsti 14 mila euro di cui 9mila alla firma del protocollo, 3mila nel 2019 e 2mila nel 2020 a conclusione delle attività e alla presentazione dei risultati.
Sono intervenuti nel dibattito: Patrizia Strocchi (Pd), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna).
Il gruppo Pd ha sottolineato l’importanza della delibera e l’utilità del lavoro fin qui svolto attraverso strumenti di studio sempre più approfonditi, articolati e preziosi per rendere Ravenna una città sempre più sostenibile.
Il gruppo Lista per Ravenna ha dichiarato il proprio voto di astensione non perché non siano condivisibili le finalità ma perché rileva discrepanza tra gli studi fin qui prodotti sulla carta e la loro incidenza sulla realtà.