Nella seduta di martedì (per chi volesse rivederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato per Hera spa il contratto di sindacato di voto e di disciplina dei trasferimenti azionari (patto luglio 2018- giugno 2021).
Il documento è stato approvato con 17 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 10 voti contrari (CambieRà, gruppo Misto, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune).
Ha introdotto l’argomento l’assessore con delega alle aziende partecipate Massimo Cameliani, evidenziando la necessità di rinnovare il patto in scadenza, rimasto sostanzialmente immutato tranne che per modifiche ad alcuni articoli. Ha quindi rappresentato l’importanza del rinnovo per assicurare continuità al ruolo svolto da Hera, gruppo industriale ormai affermato in gran parte del centro nord e in grado di garantire la qualità e la convenienza in una gestione ambientale in continua evoluzione sia tecnica sia normativa. Nel rappresentare che si tratta di una società che presenta un bilancio sociale per il territorio di 150 milioni e un impegno finanziario di 100 milioni fino al 2021, l’assessore ha rilevato la validità dell’esperienza della multiutility come espressione di positivo connubio tra pubblico e privato, che consente agli enti locali di riferimento di mantenere il controllo della società, ma, nel contempo, determina imprese in grado di mettere a profitto capacità industriali e organizzative, ottenere risultati di qualità, realizzare investimenti, controllare vantaggiosamente le tariffe e anche erogare dividendi tra i comuni azionisti. In tale contesto il patto di sindacato tra i soci pubblici di Hera è un valido esempio. L’assessore ha sostenuto di attribuire molta importanza al percorso del patto, che si è modificato a partire dal 2015, dal momento che continuare a garantire il controllo pubblico sulla società (assieme alla qualità dei lavoratori e del management) è un elemento importante che caratterizza una storia di 15 anni di grandi successi e grandi aspettative future.
Sono stati poi sottolineati l’attenzione e l’impegno di Hera nella filiera ambientale e sugli obiettivi futuri legati al consolidamento e allo sviluppo degli investimenti con particolare attenzione alle reti, alla sostenibilità degli interventi, ai sistemi di telecontrollo per acqua e gas, ai temi dell’innovazione e dell’economia circolare.
Erano presenti il presidente Carlo Pezzi e il direttore amministrativo Marco Calpista di Ravenna Holding.
Sono intervenuti i consiglieri Veronica Verlicchi, Samantha Gardin, Cinzia Valbonesi, Alvaro Ancisi, Daniele Perini.
Il gruppo La Pigna, ribadendo la propria contrarietà al sistema delle partecipate, ha fatto presente di ritenere Hera una società che fa operazioni di alta finanza a discapito della sua mission che è quella di tutelare gli interessi della comunità.
Il gruppo Lega nord ha criticato l’operato di Hera affermando che non è efficiente ed efficace nei servizi di pulizia come è stato possibile rilevare anche in casi eccezionali e che, nonostante questo, i cittadini sono costretti a subire gli aumenti della tari.
Il gruppo Pd ha espresso la propria soddisfazione per un servizio sempre più strutturato in un settore sempre più esigente, rappresentando altresì che la qualità del servizio è elevata e il costo è di gran lunga inferiore ad altre zone d’Italia.
Il gruppo Lista per Ravenna ha sostenuto che le ragioni di contrarietà restano immutate e sono legate a un regime di monopolio che non può garantire trasparenza e che necessita di un intervento di riforma.
Il gruppo Ama Ravenna ha rappresentato che enti vicini che hanno intrapreso scelte diverse gestendo autonomamente tale servizio si trovano già ad affrontare notevoli difficoltà economiche, le quali, inevitabilmente, si ripercuoteranno sui cittadini.
31 Maggio 2018