Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la donazione al Comune dell’area occupata dal “Monumento delle Rimembranze” di Roncalceci da parte dei cittadini Massimiliano, Matteo, Paolo, Renzo, Rino Panzavolta e Fabio Romagnoli.
Ha illustrato il documento l’assessora Valentina Morigi, in sostituzione dell’assessore al Patrimonio, Massimo Cameliani, che ha rilevato l’importanza simbolica della donazione che restituisce alla comunità un’area di cui l’amministrazione comunale, tramite il decentramento, si fa carico già da tempo sia per quanto riguarda la manutenzione delle lapidi sia per la gestione dell’area verde circostante e su cui insiste un monumento particolarmente significativo e perfino citato nel sito del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).
“In una piccola area verde, all’angolo fra via Sauro Babini e via Pugliese, è il Parco delle Rimembranze. Piccole lastre in marmo con la fotografia e il nome di un Caduto, sistemate in file ordinate ai piedi degli alberi, riproducono simbolicamente la disposizione di un plotone di soldati in parata. La linea prospettica delle file conduce verso un cippo centrale di modeste fattezze e dimensioni posato su un’ampia base quadrata. L’opera è composta da una bassa colonna coronata su tutti i lati da archetti sagomati e sormontata da un piccolo obelisco. Sul fronte della colonna, una lastra in pietra ricorda il soldato contadino caduto in guerra, raro caso in cui si menziona l’estrazione sociale del milite. In basso è riportata la data di inaugurazione: maggio 1923. Iscrizione: A ricordo dei suoi combattenti passati dai campi del lavoro a quelli della gloria perché la patria si affermasse nei secoli libera nella pace e nel lavoro. Maggio 1923 Roncalceci-Ghibullo-Chiavicone”, a cura di Barbara Salimbeni – Prospectiva Scarl. (http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/54/581)
E’ intervenuta la consigliera Patrizia Strocchi (Pd).
Il gruppo Pd ha sottolineato l’importanza dell’atto per la comunità locale, vista la valenza sociale di conservazione della memoria storica, e ha auspicato che esperienze simili si possano ripetere.