Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc ) il consiglio comunale ha approvato i bilanci d’esercizio 2016 di Ravenna Holding spa e Romagna Acque Società delle Fonti spa.
Il primo, quello di Ravenna Holding, è stato approvato con 16 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 9 contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune).
Il secondo, di Romagna Acque Società delle fonti spa, è stato approvato con 17 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 9 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune).
Ha introdotto i lavori l’assessore con delega alle Aziende partecipate Massimo Cameliani, che, dopo aver ringraziato il presidente di Ravenna Holding, Carlo Pezzi, presente in consiglio, ha espresso soddisfazione per i risultati economici raggiunti dalla Holding, che continua a rivelarsi una scelta giusta e un modello di governance capace di conseguire vantaggi economici suffragati da dati oggettivi dovuti a politiche efficaci di razionalizzazione e controllo.
La validità dell’azione della holding è oltretutto testimoniata dagli ulteriori adempimenti che il nuovo Testo unico sulle partecipate, una volta approvato, imporrà per una gestione maggiormente oculata e che Ravenna Holding ha posto in essere ancora prima che il legislatore li prevedesse. Tra i dati forniti dall’assessore Cameliani è stato evidenziato il patrimonio netto della società che, al 31 dicembre 2016, è pari a 479.741.092 euro. La posizione finanziaria netta mostra una variazione positiva di circa 3 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Il risultato d’esercizio per l’anno 2016 è pari a euro 10.474.851 e migliora significativamente le previsioni del budget 2016 per oltre 2 milioni di euro, evidenziando risultati marcatamente positivi, grazie anche alla plusvalenza di circa 1,8 milioni di euro, ottenuta dalla vendita di 3,5 milioni di azioni della società Hera spa. Il risultato complessivo del gruppo evidenzia un utile pari a 13.785.678 euro. La situazione patrimoniale del Gruppo, si conferma solida ed equilibrata, grazie alla forte patrimonializzazione e all’oculata gestione dell’indebitamento. Anche per quanto riguarda il bilancio di esercizio 2016 di Romagna Acque, l’assessore Cameliani ha evidenziato la positività dei dati economici che hanno registrato un aumento rispetto alle previsioni di budget e ai bilanci degli anni precedenti. Risultati gestionali significativi testimoniati, tra l’altro, dell’incremento del patrimonio netto di 409,3 mln/euro rispetto al 31 dicembre 2015 di 1,2mln/euro.
(In allegato una nota del presidente di Ravenna Holding, Carlo Pezzi).
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri: Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini), Veronica Verlicchi (La Pigna), Giannantonio Mingozzi (Pri), Silvia Quattrini (Pd), Samantha Tardi (CambieRà), Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna),
Daniele Perini (Ama Ravenna), Rosanna Biondi (Lega nord), Michele Casadio (Pd).
Il gruppo Alberghini ha affermato di non entrare nel merito dei numeri di bilancio, ribadendo le perplessità sulla scelta politica della holding, che, se non ci fosse, consentirebbe un risparmio mentre gli utili si produrrebbero ugualmente.
Il gruppo La Pigna ha espresso voto contrario considerando inutile la presenza della Holding che è costata in 12 anni dalla sua costituzione 16 milioni di euro, che andrebbe smantellata a favore di una gestione diretta, con la possibilità anche di un maggiore controllo da parte del consiglio.
Il gruppo Pri ha sostenuto la validità sia di Ravenna holding, espressa nella potestà di capitale, di patrimonio e di rappresentanza, sia di Romagna Acque, in grado non solo di garantire l’erogazione dell’acqua in periodi di siccità, ma anche di collegare un’area sempre più vasta della Romagna.
Il gruppo PD ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti da Ravenna Holding che ha svolto un ruolo di razionalizzazione delle società partecipate riducendo i costi e che, grazie al proprio bagaglio di competenze, riesce a conseguire equilibrio finanziario e solidità patrimoniale.
Il gruppo CambieRà ha dichiarato voto contrario ritenendo non necessaria la holding definita una scatola di contorno. Convenendo sulla solidità dei conti ha espresso perplessità sulla stabilità finanziaria dovuta soprattutto al convoglio dei saldi delle società confluenti nella holding.
Il gruppo Ravenna in Comune ha evidenziato la propria contrarietà derivante tra l’altro dalla gestione poco trasparente di Romagna Acque e dalla mancata gestione integrata dei rifiuti; ha contestato la mission di Ravenna Farmacie che non è quella di produrre utili ma di fornire un servizio pubblico.
Il gruppo Lista per Ravenna ha espresso voto contrario contestando il ruolo delle partecipate considerato un sistema che crea sovrapposizione di ruoli e conflitti di interesse mentre gli utili vengono prodotti con i soldi dei cittadini.
Il gruppo Ama Ravenna ha evidenziato come tutti gli anni si ripeta su questi temi la stessa liturgia dialettica mentre andrebbero apprezzati i risultati economici di società in attivo, frutto di scelte intelligenti che hanno consentito risparmi notevoli e che vanno a vantaggio dei cittadini.
Il gruppo Lega nord ha dichiarato il voto contrario su entrambe le delibere.