Il territorio del Comune di Ravenna ospita alcune fra le più belle aree naturali del Parco del Delta del Po.
A nord della città si trova il nucleo più consistente, costituito dalla parte meridionale delle Valli di Comacchio, dalle Vene e dalla Sacca di Bellocchio, dal fiume Reno, dalle aree umide di Punte Alberete e Valle della Canna o Valle Mandriole (relitti della cassa di colmata del fiume Lamone), dalla Bassa del Bardello, dalla Pineta San Vitale e dalla laguna, o piallassa, della Baiona, mentre a sud si trovano la Pineta di Classe con le zone umide Ortazzo e Ortazzino, la foce naturale del torrente Bevano e i meandri del fiume Savio.
Numerose sono le specie animali e vegetali, molte delle quali tutelate da normative nazionali ed internazionali, ma la ricchezza maggiore è rappresentata dall’avifauna, con quasi 300 specie di uccelli tra nidificanti, migratori e svernanti.
Il grande numero di specie presenti è dovuto all’elevata diversità delle aree naturali ravennati, dove si possono trovare vari tipi di habitat e di conseguenza varie possibilità di nidificazione, rifugio ed alimentazione.
La parte meridionale delle Valli di Comacchio, ben visibile dall’argine del fiume Reno, offre un panorama molto suggestivo, e nel periodo estivo è possibile avvistare decine di specie diverse, tra cui spatole e fenicotteri rosa.
La Piallassa della Baiona, (superficie di 1.200 Ha), è una laguna salmastra collegata al mare attraverso il canale Candiano. Offre habitat di nidificazione per varie specie di gabbiani fra cui i rari gabbiano roseo e gabbiano corallino, avocette, cavalieri d’Italia e varie specie di anatidi.
La Valle della Canna o Valle Mandriole (superficie di circa 250 Ha), è una palude di acque dolci con vegetazione di idrofite ed elofite (fragmiteto, tifeto, cariceto, ecc.). Ambiente particolarmente ricco di specie, fra cui, nidificanti, tarabusino, airone rosso, moretta tabaccata, falco di palude e alcune specie di rallidi e acrocefalini, è importante per lo svernamento di anatidi, alcuni ardeidi e del falco di palude.
Punte Alberete (190 Ha) rappresenta un habitat particolare, sviluppato nelle parti più elevate delle zone palustri, costituito dal bosco igrofilo, dove i grandi salici e frassini meridionali crescono nell’acqua. Questo ambiente è determinante per la nidificazione della maggior parte delle specie di aironi e la contiguità fra bosco igrofilo e ambiente di stagno consente la sopravvivenza della rana di Lataste, specie endemica della Pianura Padana.
Il Bardello (100 Ha) è un’affascinante prateria umida e allagata, che ospita una flora straordinaria, con molte specie di orchidee; inoltre, qui vive un anfibio molto raro, il pelobate fosco.
Le pinete storiche di San Vitale e Classe infine, la cui superficie, di oltre 2000 ettari, è oggi in espansione grazie ad importanti interventi di rimboschimento effettuati dalla Amministrazione Comunale e dalle locali Cooperative agricole, sono costituite da formazioni forestali a prevalenza di pino domestico, il pino da pinoli.
Da tempo questi ambienti, che hanno sempre costituito una risorsa profondamente legata ai valori culturali ed alla tradizione locale, sono tutelati dal punto di vista normativo, e negli ultimi decenni si sono aggiunti ulteriori provvedimenti di tutela, a partire dal riconoscimento di zone umide di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar, fino all’inserimento nella rete Natura 2000 dell’Unione Europea e nel Parco Regionale del Delta del Po.
Per consentire la visita di queste zone e poterne apprezzare la bellezza e la ricchezza dal punto di vista naturalistico, sono stati individuati percorsi pedonale e/o ciclabili, segnalati ed attrezzati con punti di osservazione schermati e punti di sosta;
La visita può partire da S. Alberto, dove presso il Palazzone hanno sede il Centro Visite del Parco del Delta e il Museo Ornitologico. S. Alberto, che si colloca in posizione strategica fra le stazioni ravennati e ferraresi del Parco del Delta del Po, costituisce un punto di partenza privilegiato per la visita delle più suggestive aree naturali, in particolare verso il Reno e le Valli di Comacchio.
Posto nel cuore delle aree naturali ravennati, accessibile da Via delle Valli (traversa a est della S.S. Romea), si trova invece il Casetto Quattrocchi, da cui si diramano i percorsi per Valle della Canna, Punte Alberete, Pineta San Vitale, Pialassa della Baiona e Marina Romea, percorsi attrezzati con punti per osservazione e birdwatching, aree di sosta e picnic presso le case di guardia Ca’ Vecchia e Ca’ Nova. La visita a Punte Alberete è possibile anche a partire dal parcheggio dell’osai, da cui parte il suggestivo percorso nel bosco allagato.
Nella zona sud sono stati individuati percorsi ciclabili di collegamento fra i Lidi costieri e la Pineta di Classe, dove presso la Casa di guardia 1° Maggio, è allestita una zona per sosta e pic-nic. Lo stagno salmastro dell’Ortazzo (175 Ha) è dotato di un capanno e due torrette per il birdwatching; anche le spiagge naturali a nord e a sud della foce del Bevano sono attrezzate con percorsi di visita e affacci sulle dune, mentre lungo i corsi d’acqua è possibile compiere escursioni in canoa o battello partendo dal Centro Visite Bevanella del Parco del Delta.
Altri percorsi, riservati alle visite a cavallo, per le quali ci si può rivolgere ai locali maneggi o aziende agrituristiche, sono stati individuati nelle pinete e nelle campagne vicine.
Nella pianura interna le aree naturali si trovano soltanto lungo il corso dei fiumi (Reno, Lamone, Montone, Ronco, Bevano, Savio), nelle vasche dell’ex-zuccherificio di Mezzano (30 Ha), interessante mosaico di boschi e zone umide limitrofo all’omonima frazione e nella bonifica della Valle Standiana.
Il territorio del Comune di Ravenna ospita alcuni nuclei di importanza nazionale di specie molto rare e protette, che in alcuni casi superano il 50% della popolazione italiana. Tra esse, spiccano il marangone minore, l’airone bianco maggiore, la spatola, il mignattaio, concentrate nella grande garzaia di Punte Alberete e Valle Mandriole, che rappresenta senza dubbio uno dei più importanti siti italiani per la conservazione degli uccelli. Altra specie concentrata nel ravennate è il mignattino piombato, nidificante nella Piallassa della Baiona.
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